Descrizione
Arrediamo la nostra casa in modo casuale? L’organizzazione della nostra abitazione, il colore delle pareti,il mobilio, sono scelte dettate dalle mode del momento?Sono decisioni puramente accidentali?
Il libro “Architettura e Psicoanalisi”, curato dallo psicoanalista Giuseppe Ferrari, mette in luce nozioni inaspettate e suggestive, a proposito di come l’arredamento, l’organizzazione della nostra abitazione o dei luoghi nei quali viviamo sia dettata dalla nostra sfera inconscia, dalla nostra parte più profonda e nascosta.
La casa in cui scegliamo di vivere, il modo con cui arrediamo una stanza e, potremmo dire, tutto il setting della nostra vita non è mai completamente frutto del caso o della scelta di altri.Tutto ciò che ci circonda assume un significato personale che svela qualcosa di noi. Anche le nostre preferenze o il nostro gusto sono l’espressione mediata dei contenuti inconsci della nostra mente.
Con questo volume si vuole innanzitutto evidenziare come l’essere umano organizza e vive il proprio spazio fisico, come anche attraverso la pianificazione dei propri spazi si riesca ad esprimere il nostro inconscio, vale a dire quel complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che pertanto non sono controllabili razionalmente.
Quando parliamo si “setting” in psicoanalisi, intendiamo riferirci anche al contenuto della stanza dell’analista e alla disposizione degli oggetti rispetto al paziente e all’analista stesso. Lo psicoanalista è consapevole del fatto che tutto il contesto ha un significato fondamentale nel definire le relazioni, questo succede anche nella vita quotidiana, perciò è fondamentale cogliere il tipo di significati che gli oggetti del mondo circostante acquistano per le persone, comprendere l’influenza dei colori, delle forme sull’individuo; come si può valutare la progettualità dello spazio, in che modo il setting costruisce e condiziona ogni genere di rapporto.
Questo libro desidera svelare un lato latente dell’architettura; l’architetto organizzando lo spazio dell’uomo, risponde inconsciamente ai desideri e agli istinti più profondi, si quelli individuali, sia quelli collettivi.
Nell’immaginario comune la psicoanalisi è strettamente legata all’immagine del famoso e citatissimo “lettino”, metafora forse da rivalutare, non come casuale, ma come significato profondo del lavoro dello psicanalista che anche attraverso gli oggetti e la loro disposizione, stimola il paziente e dà significato al suo percorso di analisi.